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La Danza Orientale


In tutto il Medioriente il termine per definire questo tipo di danza è "Raqs sharki", traduzione: "danza orientale". Il termine "belly dance", "danza del ventre", con cui talvolta è denominata, fu coniato nel 1893 dall'impresario Mr. Bloom in occasione della Fiera Internazionale di Chicago, per l'esibizione "Streets of Cairo", con lo scopo, più o meno manifesto, di attirare l'attenzione morbosa dei visitatori. Il termine ha tutt'oggi il potere di scatenare le fantasie degli occidentali, trascinandoli in un mondo fatato, pieno di donne disponibili, esperte di chissà quali arti amatorie, rinchiuse in un harem mezze nude e tutte in attesa di un unico uomo... Niente di più lontano dalla realtà: il cinema hollywoodiano deve aver contribuito non poco alla creazione di quest'immaginario.

Chiunque abbia assistito a una performance di danza orientale propriamente detta (non una versione confezionata per gli avventori di un night-club o per i turisti ospiti di un hotel del Cairo) sa bene che non è solo il ventre a muoversi, bensì ogni minima parte del corpo, e che lo scopo di questa danza non è affatto seduttivo, come i più credono, o perlomeno non più seduttivo di uno spettacolo di danza moderna o di flamenco, dove l'attenzione è puntata piuttosto sulle capacità tecniche e comunicative della danzatrice e la seduzione è, per così dire, un "effetto collaterale".

Non si capisce poi perché la visione di una danzatrice moderna o di una classica in tutu con le mani del porteur proprio lì, non provochino lo stesso sorriso, tra l'imbarazzato e l'ironico, sulle labbra di chi per caso sia venuto a sapere che la vicina di casa frequenta un corso di "danza del ventre". Sarà che il vedo-non vedo del più casto dei costumi orientali stuzzica maggiormente la fantasia, ormai anestetizzata, dell'uomo occidentale medio, bombardato quotidianamente dai perizomi televisivi e dal nude-look dei calendari?

O l'alone di pruderie che circonda questa danza è forse dovuto al suo antico legame coi misteri della vita e della sessualità?

Non intendiamo qui azzardare l'ennesimo viaggio nei meandri della storia della danza orientale, argomento questo di cui il web abbonda (v. LINKS), ma solo proporre una linea-guida che fornisca alcuni spunti di riflessione per chi si accinge a praticare questa danza preso da mille dubbi e contraddizioni.